E' stato finalmente abrogato il meccanismo dello sconto diretto in fattura nel caso di particolari interventi. Questa norma, entrata in vigore grazie all'articolo 10 del Decreto Crescita (DL 34/2019) aveva da subito provocato la reazione avversa degli operatore del settore. Infatti, il testo della norma ora abrogata dalla Legge di bilancio 2020 al comma 176 dell'articolo unico, aveva introdotto il meccanismo dello sconto in fattura per
- gli interventi di riqualificazione energetica
- gli interventi antisismici,
- l'installazione di impianti a fonti rinnovabili (fotovoltaici).
In particolare, veniva consentito al soggetto avente diritto alle detrazioni fiscali per gli interventi di cui sopra di optare, in luogo dell'utilizzo diretto delle detrazioni stesse, per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che aveva effettuato gli interventi e a quest'ultimo rimborsato sotto forma di credito d'imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, in quote annuali di pari importo, senza l'applicazione dei limiti di compensabilità. Il fornitore che aveva effettuato gli interventi aveva a sua volta facoltà di cedere il credito d'imposta ai propri fornitori di beni e servizi, con esclusione della possibilità di ulteriori cessioni da parte di questi ultimi.
Il problema generato da questa norma era nel fatto che le imprese di maggiori dimensioni potevano applicare lo sconto diretto in fattura senza particolari problemi, mentre questa possibilità era proibitiva per le imprese di dimensioni minori, che si trovavano così fortemente danneggiate da questo svantaggio. Così era stata chiesta a gran voce una revisione di questo meccanismo.
Così la legge di bilancio 2020 è intervenuta eliminando il problema alla radice e abrogando in toto la norma.