Un lavoratore dipendente avvia un’attività d’impresa commerciale egli, avendo già un lavoro di almeno 26 ore settimanali che si possa qualificare come prevalente sia in termini di tempo che in termini reddituali (reddito annuo come lavoratore dipendente maggiore del reddito derivante dall’attività commerciale), non dovrà essere iscritto alla gestione commercianti dell’INPS e quindi non dovrà versare ulteriori contributi (nemmeno il minimale previsto) rispetto a quelli che già versa come dipendente;
- se invece l’attività che viene avviata è di lavoro autonomo (libero professionista), il lavoratore dovrà necessariamente iscriversi alla gestione separata INPS versando il contributo proporzionale.
Relativamente al primo caso, l’INPS invierà comunque una comunicazione in merito all’iscrizione del soggetto alla gestione commercianti, tuttavia sarà sufficiente rispondere spiegando i motivi che prevedono la cancellazione dell’iscrizione e provando l’esistenza del rapporto di lavoro dipendente allegando una copia dell’ultima busta paga percepita.
In conclusione vale la pena di precisare che non si incontrano evidenti difficoltà qualora il contratto di lavoro dipendente sia a tempo pieno e con durata indeterminata. Se, al contrario, il contratto di lavoro dovesse essere a tempo determinato (ad es. pochi mesi), la gestione della specifica situazione si complica in quanto bisognerà valutare di volta in volta se complessivamente nel corso dell’anno il periodo trascorso come lavoratore dipendente può essere considerato prevalente rispetto all’attività commerciale esercitata.